Il barbiere di Siviglia

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Il barbiere di Siviglia – Gioachino Rossini | Opera

Il furbo Figaro ti taglierà i capelli, ti farà la barba e, se lo desideri, ti farà anche da Cupido!

Durata approssimativa: 2 ore e 40 minuti, inclusa una pausa di 20 minuti.
Lingua: Eseguito in italiano, con sovratitoli in ceco e inglese.
Pubblico: Adatto per i bambini dai 7 anni in su.

 

Da oltre due secoli, Gioachino Rossini è uno dei compositori d'opera più celebrati, e probabilmente lo sarebbe stato anche se avesse scritto solo Il barbiere di Siviglia. La sua genesi e la prima assoluta sono state accompagnate da una serie di imprevisti, come accade a molte opere e drammi. L'opera dovette essere completata in fretta, provata e messa in scena ancora più rapidamente; si trattava di un adattamento di un'opera letteraria già utilizzata più volte; la prima fu accolta malamente e segnata da uno scandalo, e così via. A posteriori, conoscendo il destino di altre creazioni, tali circostanze sembrano essere la migliore premessa per un futuro successo. Quattro anni dopo la prima mondiale dell'opera, nel 1816 al Teatro Argentino di Roma, Il barbiere di Siviglia fu presentato per la prima volta, in traduzione tedesca, al Teatro degli Stati di Praga, dove nel 1825 venne rappresentata anche in ceco, grazie principalmente al compositore e direttore d'orchestra František Škroup (conosciuto soprattutto per la melodia dell'inno nazionale ceco), che poi dirigerà anche le prime di opere di Wagner e altri autori in ceco. Il Teatro Provvisorio incluse Il barbiere di Siviglia nel suo repertorio durante la sua prima stagione. Successivamente l'opera fu ripresa anche dal Teatro Nazionale, che ad oggi l'ha adattata in più di dieci produzioni.

 

La nuova produzione è stata affidata a Magdalena Švecová, che ha diretto un adattamento della Sposa venduta di Smetana, una delle opere più a lungo rappresentate nella storia del Teatro Nazionale. I costumi sono stati creati da Kateřina Štefková, le scene da David Janošek. La partitura è stata entusiasticamente interpretata da Jaroslav Kyzlink, il direttore musicale dell'Opera del Teatro Nazionale.

 

 

Trama

 

Atto I

Il Conte d'Almaviva è innamorato di Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore Don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, barbiere della città, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale ha dichiarato il suo amore dicendo d'esser Lindoro. Figaro consiglia al conte di assumere un'altra identità fingendosi un giovane ufficiale, e di presentarsi in casa di Don Bartolo, così da poter parlare con Rosina. Don Basilio, il maestro di musica della ragazza, sa della presenza del Conte d'Almaviva a Siviglia e suggerisce a Don Bartolo di calunniarlo per sminuirne la figura, ma Don Bartolo vuole accelerare i tempi e si prepara a scrivere l'atto di nozze tra lui e Rosina. Figaro, che ha inteso tutto, lo comunica alla ragazza e la esorta a scrivere un biglietto a Lindoro; ma Rosina lo ha già scritto e lo consegna al barbiere, affinché questi lo consegni a Lindoro. Più tardi Don Bartolo, accorgendosi che Rosina ha scritto un biglietto, la rimprovera.

 

Secondo i piani, il Conte d'Almaviva irrompe nella casa di Don Bartolo travestito da soldato ubriaco, ma crea una tale confusione da provocare l'intervento dei gendarmi; quando però il conte si fa riconoscere dall'ufficiale, i soldati si mettono sull'attenti, lasciando Don Bartolo esterrefatto.

 

Atto II

Don Bartolo comincia a nutrire sospetti sulla vera identità del giovane ufficiale. Giunge il sedicente maestro di musica Don Alonso (in realtà sempre il conte, questa volta sotto le mentite spoglie di un maestro di musica), affermando di essere stato inviato da Don Basilio, rimasto a casa febbricitante, per sostituirlo nella lezione di canto a Rosina. Per guadagnare la fiducia del tutore, il finto Don Alonso gli mostra il biglietto che Rosina gli aveva mandato. Nel frattempo giunge Figaro con il compito di fare la barba al padrone di casa. Arriva anche Don Basilio, e il suo arrivo genera la confusione più totale, ma qualche danaro da parte del conte lo fa allontanare: questo rende Don Bartolo sospettoso e, seppur Figaro faccia di tutto per distrarlo, questi, udendo parte del dialogo tra Rosina e il suo innamorato, caccia di casa Figaro ed il conte.

 

Don Bartolo mette in pratica il consiglio di Don Basilio (la calunnia) e fa credere a Rosina che Lindoro non sia altro che un emissario del conte che voglia prendersi gioco di lei; la fanciulla, amareggiata, acconsente alle nozze con il suo tutore, che prontamente fa chiamare il notaio. In quel momento arriva anche Don Basilio, mentre con una scala Figaro e il conte entrano in casa dalla finestra e raggiungono Rosina. Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore.

 

Don Bartolo ha però fatto rimuovere la scala e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio, chiamato a redigere il contratto delle nozze tra Don Bartolo e Rosina. Approfittando dell'assenza temporanea del tutore, il conte chiede a Figaro e a Don Basilio (previa congrua ricompensa) di fare da testimoni e inserire nel contratto il nome suo al posto di quello di Don Bartolo. Giunto troppo tardi, a quest'ultimo resta la magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il Conte d'Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque il loro sogno.

Programma e cast

Direttore d'orchestra: Jaroslav Kyzlink; Jan Chalupecký
Conte Almaviva – Petr Nekoranec; Martin Šrejma
Bartolo – Jiří Sulženko; Miloš Horák
Rosina – Michaela Zajmi
Figaro – Svatopluk Sem; Pavol Kubáň
Basilio – Zdeněk Plech; Roman Vocel
Berta – Lucie Hájková; Yukiko Smetáčková Kinjo
Fiorello – Lukáš Bařák; Daniel Kfelíř
Ambrogio – Anton Eliaš

 

Regia: Magdalena Švecová
Scene: David Janošek
Costumi: Kateřina Štefková
Maestro del movimento: Martin Pacek
Luci: Pavla Beranová
Maestro del coro: Pavel Vaněk
Drammaturgia: Beno Blachut

 

Coro del Teatro Nazionale
Orchestra del Teatro Nazionale

Teatro Nazionale di Praga

Il Teatro Nazionale di Praga (in ceco, Národní Divadlo) è il più famoso teatro d'Opera boemo ed è considerato monumento nazionale della Repubblica Ceca. Ivi - nella parte annessa del più antico Teatro degli Stati - furono messe in scena per la prima volta nel 1787 il Don Giovanni e nel 1791 La clemenza di Tito, capolavori operistici di Mozart.

 

Storia e descrizione

 

L'Opera di Praga fa parte del patrimonio storico e culturale ceco ed è simbolo di una ricca tradizione artistica e musicale sostenuta da sempre dalle più importanti personalità della società boema. Il progetto fu proposto fin dall'inizio del Risorgimento e cominciò ad essere avviato verso la seconda metà dell'Ottocento quando il Comitato per la costruzione del Teatro Nazionale organizzò le prime raccolte fondi. Nel 1862 fu costruito sul terreno vicino allaMoldava il cosiddetto "Teatro provvisorio", che più tardi divenne parte integrante del edificio. Il 16 maggio 1868 fu posta la prima pietra della struttura e la fabbrica fu affidata all'architetto Josef von Zítek. Il teatro quasi finalizato fu aperto 11 giugno 1881 e, due mesi dopo, probabilmente per colpa di alcuni lattonieri imprudenti, prese fuoco, distruggendo il tetto. Per fortuna, in un solo mese, i cittadini di Praga raccolsero un milione di corone d'oro per la sua ricostruzione e, dopo altri due anni, la "cappella d'oro" fu riparata secondo i progetti di Josef Schulz, potendo così riaprire al pubblico il 18 novembre 1883 con l'opera Libuše di Bedřich Smetana. Al giorno d'oggi il Teatro Nazionale consta di tre complessi artistici - opera, balletto e teatro - che alternano vicendevolmente le loro esibizioni nello storico edificio del Teatro Nazionale, nel Teatro di Stato ed al Teatro Kolowrat. Tutte e tre le ensemble selezionano il loro repertorio non solo fra il ricco patrimonio classico, ma prestano attenzione anche sulla produzione artistica moderna.

 

In auto 

Al centro (OldTown), approccio su Masarykovo nábřeží (Masaryk terrapieno) nella direzione dalla Casa Danzante, all'incrocio di fronte al Teatro Nazionale girare a destra per via Divadelní e poi ancora a destra per via Ostrovní al parcheggio Teatro Nazionale . Il parcheggio costa 50 CZK / h. 

Con il tram 

Per il giorno tram nn 6, 9, 18 e 22 e la notte i tram numeri 53, 57, 58, 59 fino alla fermata "Národní Divadlo" - di fronte al palazzo storico NT; per giorno il tram n ° 17 fino alla fermata "Národní Divadlo". 

In metro 

Per la stazione "Můstek", linea B (gialla), e poi a piedi su strada Národní; o per la stazione "Karlovo namesti" e poi due fermate di tram n ° 6, 18 o 22 fino alla fermata "Národní Divadlo". Per la stazione "Staroměstská", linea A (verde), e poi due fermate di tram n ° 17 fino alla fermata "Národní Divadlo".

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